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Il volume intende contribuire ad una riscoperta delle opere di Edmondo De Amicis al di là di tutti i possibili (pre-)giudizi su Cuore. L’indagine prende il via da un testo poco noto, di cui si offre per la prima volta anche una versione commentata. Si tratta de La mia officina (1902), con cui De Amicis fornisce un’ulteriore prova del suo spiccato talento bozzettistico e descrittivo-evocativo. I successivi capitoli indagano, invece, altre opere deamicisiane, a cominciare da Cuore, a cui vengono dedicate tre diverse letture che analizzano il romanzo dal punto di vista della struttura, dei ‘tempi’ interni e della sociogenetica. La parte finale del volume è quindi dedicata al De Amicis odeporico (con analisi di Spagna e dei testi ‘alpini’) e a quello ‘scolastico’ e ironico di Amore e ginnastica.